La politica computazionale e l’applicazione delle tecnologie di marketing digitale mirato alle campagne elettorali in Italia sta ora sollevando le stesse preoccupazioni in ambito democratico e di governance che hanno sollevato da tempo per la privacy e il benessere dei consumatori nel mercato commerciale.
Abbiamo voluto esaminare le strategie e le tecnologie digitali delle odierne “operazioni” politiche, esplorando le implicazioni del loro uso continuo nel contesto civile. Concluderemo con una discussione sulle recenti proposte politiche volte ad aumentare la trasparenza e la responsabilità nella politica digitale.
INTRODUZIONE
Partiamo da oltreoceano, dove l’uso della tecnologia in mabito politico è stata utilizzata per prima e dove si è evoluta prima di ogni altro paese. Le campagne politiche negli Stati Uniti hanno utilizzato le tecnologie digitali per più di un decennio, sviluppando strumenti e tecniche sempre più sofisticati durante ogni ciclo elettorale, poiché le “politiche computazionali” sono diventate procedure operative standard.
Tuttavia, le elezioni presidenziali più recenti hanno segnato una svolta cruciale, poiché i candidati, i comitati di azione politica e altri gruppi di interesse sono stati in grado di trarre vantaggio da importanti scoperte nelle tecniche di marketing basate sui dati, come il targeting cross-device, sviluppate dalla precedente presidenza elezioni.
Tali vantaggi tuttavia, hanno avuto effetti collaterali di rilievo sia del decollo che nel successivo tracollo di alcune agenzie di marketing specializzate nell’elaborazione dei dati.
La politica elettorale è ora completamente integrata in un crescente ecosistema commerciale globale di media digitali e marketing che ha già trasformato il modo in cui le aziende commercializzano i loro prodotti e influenzano i consumatori, le tecnologie e gli strumenti del marketing politico digitale sono più complessi e di vasta portata di qualsiasi cosa abbiamo visto prima, con ulteriori innovazioni già in corso. Ma poiché la maggior parte delle operazioni digitali commerciali e politiche si svolgono sotto il radar, non sono completamente comprese dal pubblico.